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La cravatta sartoriale, come riconoscerla

“O si è un’opera d’arte o la si indossa”.

Basterebbe questa citazione di Oscar Wilde per dire tutto sulla sartorialità, su una tradizione antica che trova proprio nel nostro paese uno degli esempi più compiuti.

Perché dietro la sartorialità c’è afflato artistico e fantasia, ma anche tecniche e piccoli grandi gesti che ci hanno reso protagonisti nel mondo.

Una serie di particolarità, di azioni ed atteggiamenti che ritroviamo anche nella realizzazione del capo d’abbigliamento maschile per antonomasia: la cravatta.

La principale caratteristica della tradizione sartoriale italiana applicata alla cravatta è la lavorazione a mano.

Ogni singolo pezzo, ogni elemento che contribuirà a dar forma a questo autentico simbolo dell’eleganza maschile è tagliato e lavorato manualmente da sarti specializzati.

Ma come riusciamo a riconoscere una cravatta sartoriale?

Possiamo far riferimento ad elementi grandi ed inequivocabili così come a particolarità che è più complesso percepire ed individuare. In particolar modo per un occhio non così esperto.

Partiamo dalla lavorazione.

Il disegno è incentrato sulla punta della cravatta. In questo modo risulterà tagliata e lavorata in perfetto sbieco.

Il taglio, effettuato anch’esso a mano, è realizzato con dime, gessetti e forbici, mentre l’unione dei singoli elementi avviene con ago e filo.

La cravatta sartoriale è tenuta chiusa da un unico filo di cucitura, intero e continuo. Un filo che non ha nodi, parte dalla travettatura della coda e arriva fino alla pala.

La chiusura dei travetti è realizzata in maniera invisibile attraverso un punto a smerlo.

Altra particolarità è l’utilizzo di un’anima interna di pregio, con un’alta percentuale di lana, per conferire al tessuto resistenza ed elasticità, proteggendo dall’usura le parti maggiormente sollecitate.

Altro elemento che permette di parlare di cravatta sartoriale è il materiale utilizzato per la sua realizzazione.

Un tessuto, naturalmente, di altissima qualità.

Per le cravatte solitamente si propende per l’utilizzo di seta: naturale e senza aver subito trattamenti chimici nocivi per la salute.

Sartorialità significa anche ricerca stilistica, passione, creatività, estro, fantasia, capacità di comprendere ed anticipare i cambiamenti in atto nella società e tradurli in un progetto ben chiaro.

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